La diga Capaccio sul Celone
In agro del comune di Lucera si trova la diga Capaccio sul Celone è un invaso piuttosto recente i cui lavori sono stati avviati nel 1990. Ha una capacità totale di 25,82 milioni di m3 ed è una diga concepita per utilizzare l’acqua a fini irrigui e industriali. La sua particolare morfologia con sponde non ripide ha fatto sì che questo invaso sia diventato un importante punto di sosta per gli uccelli durante la migrazione. In particolare a novembre, nelle serate nebbiose, la diga è meta di centinaia di gru, che si fermano nei campi prospicienti per rifocillarsi e recuperare le forze per continuare la migrazione.
Durante l’inverno la Diga ospita diverse specie di anatre, sia di superficie, come ad esempio il Germano reale, il Codone, la Canapiglia, che tuffatrici come le Morette e i Moriglioni. Tra i rallidi non mancano le Folaghe e la Gallinella d’acqua. E’ luogo di svernamento per le Oche selvatiche e dal 2003 vi nidifica il Cormorano. Ovviamente non mancano gli Aironi guardabuoi che sovente si accompagnano al bestiame domestico presente nell’area.
Altri aironi invece, tra cui la Sgarza ciuffetto, la Nitticora, la Garzetta, il Tarabusino, il raro Tarabuso, l’Airone cenerino e l’Airone bianco maggiore, frequentano la Diga al di fuori dal periodo riproduttivo. Sulle rive in primavera sostano diverse specie di trampolieri tra i quali le bianche Spatole, il Mignattaio e i Cavalieri d’Italia, nonché Piovanelli e Piro piro piccoli. Tra i rapaci è facile osservare, oltre alle Poiane anche il Falco di Palude o anche il più raro Falco pescatore.
Vincenzo Rizzi